sabato 16 marzo 2013

17-20 marzo: origini e celebrazioni della festa di San Patrizio

La parata di San Patrizio a Montreal, Canada
Il 17 marzo in Irlanda si festeggia il giorno di San Patrizio, della cui storia (leggende incluse) abbiamo parlato qui. In Irlanda il St. Patrick's Day è una festa nazionale celebrata con canti, maschere, parate e processioni (e fiumi di Guinness e birra verde che scorrono copiosi), ma tale festività ha notevole risonanza in tutti i paesi in cui la presenza di comunità irlandesi è forte e ben radicata.
Dal Canada al Regno Unito, dall'Australia agli Stati Uniti d’America, dall'Argentina alla Nuova Zelanda e oggi persino in Italia è ormai usanza comune tributare omaggio a St. Paddy (vezzeggiativo di Patrick) con un lungo weekend di festeggiamenti.

Ma chi conosce le origini della festa di San Patrizio e le caratteristiche delle parate che tingono di verde città come Dublino, New York (che vanta la parata di San Patrizio più grande del mondo), Montreal, Chicago e Boston? In questo articolo cercheremo di darvi qualche informazione in più su elementi caratteristici del folklore irlandese come il Leprecauno, il quadrifoglio, le green parades e la tipica birra verde di San Patrizio.

Irlandesi vestiti di verde per San Patrizio
Il St. Patrick’s Day, che si celebra con cinque giorni e cinque notti di festeggiamenti, dal 17 al 20 marzo, è indubbiamente la festa più amata d'Irlanda. Trovarsi a Dublino durante la festa di San Patrizio è uno dei modi migliori di conoscere la vera essenza della città e dei suoi abitanti, godendo degli spettacoli che animano le vie e i pub della capitale e lasciandosi andare al 'craig' (termine gaelico intraducibile che indica il divertimento in compagnia di buoni amici) e bere birra come se non ci fosse un domani.

Per entrare nello spirito della festa è essenziale indossare qualcosa di verde, possibilmente esibire al petto un trifoglio, simbolo dell’Irlanda e di San Patrizio (che lo utilizzò come una metafora per spiegare il concetto della Trinità al popolo irlandese) e bere almeno una pinta della famosa birra verde, la bevanda ufficiale della manifestazione essenziale per reintegrare i sali minerali persi nel corso delle celebrazioni.

La birra verde di San Patrizio


La birra verde, simbolo della festa di San Patrizio
Ho scandagliato la rete in cerca di informazioni precise sulla ricetta della birra verde, di cui pare che il Leprecauno sia il geloso custode che probabilmente cerca di confonderci le idee in merito. Infatti non sono riuscita a trovare due opinioni uguali su come si ottiene la birra verde: se qui e qui parlano di coloranti alimentari (pare che il verde funzioni meglio del blu, nonostante blu + giallo = verde), qui si parla invece dell'aggiunta di Curaçao (un liquore dal caratteristico colore blu e dal sapore amarognolo) oppure di sidro o sciroppo per conferire alla birra il tipico colore verde del giorno di San Patrizio. 
Cercando "birra verde" su Google, si scopre inoltre che la birra verde è il prodotto di una particolare lavorazione: dopo la fermentazione, quando al mosto trattato con il luppolo si aggiunge il lievito, quest'ultimo si moltiplica convertendo gli zuccheri semplici in alcool e CO2. Al termine del processo di fermentazione, che dura dai tre ai sette giorni a temperatura, pressione e durata controllati, il lievito esaurito viene separato dalla birra verde, che viene filtrata prima di essere confezionata o immessa nei fusti.
Altri addirittura parlano di aggiungere tè verde alla birra. Quel che è certo è che, se il colorante alimentare non modifica sapore e gradazione alcolica della birra, il Curaçao potrebbe essere più pericoloso, per cui occhio, soprattutto se dopo aver festeggiato vi tocca mettervi alla guida...

La Guinness decorata con il tradizionale simbolo
del trifoglio
Ma per quale motivo la birra gioca un ruolo così importante nelle celebrazioni di San Patrizio? Secondo quanto si racconta qui, sembra che il buon vecchio Paddy fosse un grande amante della birra, tanto che, quando fu nominato vescovo d'Irlanda (432 DC) portò con se il suo mastro birraio di fiducia, che lo aiutò nel portare a termine il compito dell'evangelizzazione dell'Irlanda con grande rapidità anche grazie alla  birra.
Sembra che - oltre ad essere capace di comunicare con semplicità ed efficacia, utilizzando metafore chiare come quella del trifoglio e conquistando grande popolarità con la cacciata dei serpenti, di cui abbiamo già parlato qui -,  il Santo utilizzasse barilotti di birra come dono per ingraziarsi le simpatie dei capi delle tribù pagane, che a loro volta imponevano il culto alle popolazioni, liberandoli dall'influenza mistico-magica dei Druidi.


Il Leprecauno (o Folletto di San Patrizio)

Una rappresentazione tradizionale del Leprechaun
Il leprechaun (a volte reso in italiano con leprecano o lepricauno, dal gaelico luchorpan o iuchurpàn, ovvero “piccolo corpo”, a sottolineare la sua appartenenza al Piccolo Popolo di fate e folletti molto rispettato in Irlanda) è il tipico folletto irlandese dispettoso vestito di verde. In realtà, originariamente i Leprecauni non erano creature particolarmente simpatiche, al contrario si trattava di potenti creature soprannaturali connesse alla fertilità della terra che, come tutti i "diversi", venivano odiati, temuti ed evitati dai mortali.
L'iniziale natura vendicativa, che si manifestava bruciando le case o facendo avvizzire i raccolti degli uomini, nel tempo si è edulcorata trasformando il Leprechaun in un esserino magico dall'animo dispettoso, che vive nei boschi e si diverte a fare scherzi (a volte anche pesanti) soprattutto agli avari, ai ladri e agli avidi.
Il caratteristico aspetto del Leprechaun

Il caratteristico aspetto del Leprecauno include capelli lunghi e barba a punta (tutti rigorosamente rossi) e una statura di dimensioni variabili (secondo alcune leggende sarebbe piccolo, tra i 60 e i 90 cm, mentre altre sostengono che raggiunga i 2 metri). Alcune leggende lo dipingono come una specie di dandy delle foreste, vestito con una giacca rossa con sette file di bottoni, mentre altre lo abbigliano con una giacca a falde color verde smeraldo, un cappello a tricorno, un panciotto di lana, pantaloni alla zuava, calze al ginocchio e scarpe di pelle con fibbie d'argento.

La pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno
custodita  dal Leprecauno

I poteri del Leprecauno includono la capacità di fare enormi balzi, di rendersi invisibile e di trasformarsi in qualsiasi cosa e animale, oltre al magico potere di esaudire fino a tre desideri. Fra i tipici scherzi di questo dispettoso folletto irlandese rientra quello di tagliare i capelli alle donne addormentate, quello di trasformare l'oro in carbone e di far scomparire parti del raccolto e sacchi di grano. Alla grandissima forza fisica e alla incredibile velocità fanno da contraltare i tipici vizi irlandesi, che includono tabacco, whisky e birra, come indica la punta rossa del naso a patata.
Il Leprechaun è il ciabattino delle fate, tanto che secondo alcune leggendo lo si può trovare seguendo il caratteristico rumore del martello che batte sul cuoio.
Oltre a riparare le scarpe delle fate, il Leprechaun è anche rappresentato come il custode dell'oro del Reame Fatato, che secondo la leggenda sarebbe custodito in un grande pentolone, la cui ubicazione sarebbe segnalata dal punto di origine dell'arcobaleno: ecco perché suo è anche il compito di spostare in tutta fretta il tesoro ogniqualvolta in cielo spunta l’arcobaleno.

Il Leprecauno della parata di San Patrizio
L'unico modo di farsi rivelare il nascondiglio del tesoro - anche se è quasi impossibile battere in astuzia questo folletto - sarebbe quello di acchiappare il folletto per il collo, promettendogli la libertà solo in cambio della sua pentola d’oro, oppure minacciare di gettare nel fuoco il suo cappello. Invece, chi cercherà di sottrarre il tesoro con violenza o con l’inganno si ritroverà con un pentolone pieno di foglie secche, sassi o gusci di lumache.
In occasione della Festa di San Patrizio, i bambini irlandesi costruiscono trappole per il Leprecauno, usando monete d'oro o altri oggetti luccicanti per attirare l'attenzione del folletto che apre immancabilmente i festeggiamenti per il santo patrono d'Irlanda.

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